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Padre Matteo Ricci

Padre Matteo Ricci (Macerata, 6 ottobre 1552 – Pechino, 11 maggio 1610) è stato un gesuita, matematico e cartografo italiano.
Nacque in una famiglia nobile di Macerata; iniziò i suoi studi nel 1561 nel Collegio dei Gesuiti della città natale. Nel 1568 fu inviato dal padre a Roma per studiare giurisprudenza al Collegio Romano. Attratto dagli ideali e dalle attività dei Gesuiti, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1571 a San Andrea al Quirinale. Si dedicò poi a studi scientifici ed in particolare ad astronomia, matematica, geografia e cosmologia sotto la guida di diversi maestri, tra i quali Christoph Clavius e Alessandro Valignano. Sotto l'influsso di quest'ultimo maturò la decisione di dedicarsi ad attività missionarie.
Nel 1577 si trasferì a Coimbra, in Portogallo, per prepararsi all'apostolato in Asia; nel marzo 1578 salpò da Lisbona per l'India con 14 confratelli. Il 13 settembre giunse a Goa, avamposto portoghese sulla costa indiana. Qui trascorre alcuni anni, insegnando materie umanistiche nelle scuole della Compagnia. Nel 1580 fu ordinato sacerdote a Cochin, dove celebrò la prima messa il 26 luglio. Nel 1582 lasciò l'India e partì per la Cina.

Matteo Ricci impiegò 18 lunghi anni prima di riuscire a stabilirsi nella capitale imperiale Pechino.
A Shao-Chou entrò in stretta amicizia con lo studioso confuciano Chu T'ai su; a cui insegnò le nozioni basilari della matematica e mostrò un'invenzione tipicamente occidentale come l'orologio; questo gli valse la possibilità di entrare nei circoli dei mandarini, gli alti funzionari imperiali. In questo periodo egli si impadronì della lingua cinese e riuscì a conoscere in profondità le culture del mondo cinese.
Il mandarino Wan Pan fu incuriosito dall'opera di Ricci ed in particolare agli orologi e lo invitò a Pechino alla sua corte dove arrivò il 24 gennaio 1601. 

Gli studi lo condussero ad approfondire il concetto di inculturazione, già teorizzato da Alessandro Valignano. Alle prese con il problema di creare un ponte tra due culture lontane, Ricci ritenne che la filosofia greca fosse quella più vicina al confucianesimo ed era perciò in grado di aprire le porte del continente asiatico al cristianesimo. D'altra parte la conoscenza degli usi e costumi locali era strumento necessario per ogni buon missionario: bisognava quindi farsi indiani in India, nipponici in Giappone e cinesi in Cina.

Per questo Ricci e i suoi confratelli nel 1594 iniziarono a prendere nomi cinesi e a vestirsi come tali, il suo nome in mandarino era Lì Madòu.
Padre Matteo Ricci introdusse nella cultura cinese i primi elementi di geometria euclidea, di geografia e di astronomia con l'uso del sestante.

Vissuto al tempo della Dinastia Ming, Matteo Ricci ha impresso un forte impulso all'azione evangelizzatrice ed è riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina. 
Morì a cinquantotto anni e fu sepolto nel giardino di Shal a Pechino, ove si trova tutt'ora. Matteo Ricci fu il primo straniero europeo, non diplomatico, ad essere sepolto in Cina.

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