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Franco Corelli - Tenore

Franco Corelli, nome d’arte di Dario Corelli, nacque ad Ancona l’8 aprile 1921 ed è stato un tenore attivo dagli anni cinquanta ai settanta del novecento. Nacque in una famiglia che amava la lirica: il nonno Augusto Corelli fu tenore di buon livello e due zii paterni furono tenori coristi; il padre e la madre inoltre erano appassionati di canto, che praticavano a livello amatoriale.
Di fisico atletico, praticò il nuoto. Nel 1939 si diplomò come geometra e, dopo il servizio militare, nel 1942 si impiegò al Comune di Ancona. In quegli anni cominciò a frequentare le riunioni che si tenevano nelle sale del "casino dorico", il circolo culturale del Teatro delle Muse e nacque in lui la passione per la musica lirica e l'idea di dedicarsi al canto. Grazie ad una voce di rara ampiezza ed estensione, nel 1946 iniziò a frequentare la Corale Bellini della sua città, cantando da baritono. In seguito Carlo Scaravelli, l'amico con cui collaborava come autodidatta, lo introdusse presso il maestro Arturo Melocchi del conservatorio di Pesaro, i cui insegnamenti gli permisero di estendere il suo registro a quello di tenore. Disse Corelli a questo proposito: "Dopo alcuni mesi riacquistai la mia libertà nel canto e le mie note alte". Ne seguì la decisione di intraprendere seriamente la carriera di cantante d'opera. Nel 1950 fu ammesso ad un corso di perfezionamento presso presso il Teatro Comunale di Firenze e l’anno successivo vinse il concorso del Teatro lirico sperimentale di Spoleto manifestando la prevalente vocazione ai ruoli di genere lirico-spinto e drammatico. Nel 1954 esordì alla Scala di Milano accanto a Maria Callas e nel 1961 debutto al Teatro Metropolitan di New York. Presente anche in molti Teatri Italiani, Europei e Statunitensi.
Il 27 gennaio 1961 debuttò al Teatro Metropolitan di New York nel ruolo di Manrico de Il trovatore (al fianco di un'altra debuttante d'eccezione: Leontyne Price), dando inizio a una carriera americana lunga e proficua. Al Metropolitan rimase per sedici stagioni consecutive, cantando le opere del grande repertorio: Don Carlo, Aida, La forza del destino, Ernani di Verdi,Turandot, Tosca, La fanciulla del West, La bohème di Puccini, Andrea Chénier, Cavalleria rusticana, Pagliacci, Adriana Lecouvreur del repertorio verista. Apparve inoltre ne La Gioconda,Roméo et Juliette, Werther, Lucia di Lammermoor. Corelli partecipò a 369 rappresentazioni al Met, concludendo l'attività nel teatro newyorkese nel 1974.
Fu presente anche negli altri più importanti teatri italiani (Firenze, Verona, Napoli ecc.), europei (Vienna, Londra, Berlino, Barcellona, Lisbona) e statunitensi (San Francisco, Chicago,Filadelfia). Dotato di innegabile fascino e grande presenza scenica, partecipò a diversi film-opera realizzati della RAI negli anni sessanta e settanta, sia in studio che da riprese teatrali.
L'ultima recita fu nel 1976 ne La bohème a Torre del Lago e l'addio definitivo al canto nel novembre del 1981 a Stoccolma, in occasione di un concerto in onore di Birgit Nilsson. Come dimostrano diversi documenti sonori, Corelli decise di ritirarsi, contrariamente a molti famosi colleghi di ogni epoca, solo a un lieve accenno di declino vocale, quando ancora era capace di notevoli prestazioni. Nel 1982 venne realizzato un film sulla sua carriera utilizzando le numerose incisioni discografiche.
La città natale di Ancona, in collaborazione con la locale Associazione Amici della Lirica, per tre anni gli dedicò un concorso di canto, del quale fu presidente, convocando nella giuria illustri colleghi, tra i più grandi del mondo lirico. Durante la seconda edizione Corelli rilasciò una intervista video, nella quale raccontò tutta la carriera, che costituisce un documento unico. Di carattere riservato e gentile, non si vantò mai delle sue grandi qualità, limitandosi a dire in più occasioni di essere stato solo tanto fortunato.
Si spense a Milano nel 2003 in conseguenza di un ictus; è sepolto nel cimitero monumentale di Milano. A lui è stato dedicato il Teatro delle Muse di Ancona.
Al di là di ogni giudizio critico, Corelli è stato in assoluto, per mezzi vocali e valenza d'interprete, una della massime figure tenorili della seconda metà del Novecento. Dotato della rara caratteristica di abbinare un registro centrale estremamente ampio ad acuti sfolgoranti, grazie allo studio assiduo ha saputo piegare a belle modulazioni un materiale vocale di non facile "gestione". Ha eccelso nel repertorio lirico-spinto e drammatico, con validissime puntate nel campo del tenore romantico ottocentesco di forza, di cui, prima del suo avvento, si era persa memoria.

INFO:
Data e luogo di nascita: 8 aprile 1921 Ancona
Morto il 29 ottobre 2003 a Milano
Sepolto nel cimitero monumentale di Milano

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