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Pollenza

Pollenza si adagia, in forma ellittica, su un crinale delimitato a nord dal fiume Potenza, a sud dal Chienti e dalla S.S. 77, a 344 metri sul livello del mare. Inizialmente, il centro storico era chiamato Pollentia, ma durante le invasioni barbariche esso fu distrutto, per essere poi ricostruito intorno all'anno 1000. In onore del condottiero Milone, venne rifondato con il nome di Montemilone e solo nel 1862 prese il nome di Pollenza. Le più antiche tracce dell’uomo risalgono all'epoca dei Piceni e sono state rinvenute sul Monte Franco, a nord dell’attuale centro abitato. Pollenza ha visto il passaggio di antiche comunità e ciò è testimoniato dal ritrovamento di un’estesa necropoli, con tombe del VIII secolo a.C.

Da visitare sono l’abbazia di Rambona, potentissima nell’alto Medio Evo, la cui fondazione longobarda risale all’ottavo secolo; Palazzo Cento, un palazzo nobiliare risalente al XVI secolo rimaneggiato nel Settecento, di proprietà del conte Moroni di Roma e, dal 1935, della famiglia Cento. Vi alloggiò la famiglia di Giacomo Leopardi da Recanati. È oggi sede del Museo Civico, del Museo della Vespa, uno tra i pochi al mondo ad offrire esemplari di scooter originali, reperti unici e materiale esclusivo, della Biblioteca e della Pinacoteca comunale.
Vicino Porta della Croce si erge la Collegiata di San Biagio con pianta a croce greca, edificata su progetto di De Mattia di Treia. Fu dedicata al medico e vescovo di Sebaste, martirizzato a causa della sua fede. Conserva, tra le varie opere, un crocifisso del XVI secolo scolpito in legno policromo.

Collegata al teatro comunale Giuseppe Verdi attraverso un bel chiostro, di notevole interesse storico-artistico è la chiesa dei Santi Francesco e Antonio. Nel XIII secolo alle dipendenze dell’Abbazia di Rambona, ospitò nel 1215 San Francesco d’Assisi nel suo viaggio verso Loreto.

All’interno custodisce una preziosa pala d’altare raffigurante Sant'Antonio da Padova, dipinta su fondo oro dal Maestro Lorenzo D’Alessandro da San Severino.

Pollenza vanta più di cinquecento anni di artigianato artistico, prima con la ceramica e la maiolica fine ed ora con il legno evolutosi nell’antiquariato e nel restauro del mobile antico.
Per questo ogni anno a metà luglio, si tiene l’Esposizione di Antiquariato, restauro e Artigianato artistico.

Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

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