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Montefano

Comune collinare di origine medievale, attualmente la sua economia si basa principalmente sull'industria e sulle tradizionali attività rurali.
Fra le bellezze architettoniche del centro storico spicca la barocca collegiata di San Donato (1568), con facciata in cotto e, all'interno, un pregevole dipinto raffigurante San Donato e San Giovanni ai lati dell'Assunta. La piccola chiesa di Santa Maria della Confraternita racchiude una tela cinquecentesca attribuita alla scuola veneta, raffigurante la Madonna tra Santa Caterina e il vescovo Sant'Onorato che le offre Montefano su un vassoio. Da visitare è anche la Chiesa barocca di San Filippo Benizi e Convento dei Servi di Maria, eretta nel 1667 forse su un tratto delle antiche mura della città. Il convento è sede del Centro studi biblici Giovanni Vannucci, creato nel 1995, dedito allo studio scientifico e alla divulgazione della Sacra Scrittura, dotato di una ricca biblioteca di circa diecimila volumi. Notevole è anche il palazzo comunale, edificato nella seconda metà dell'Ottocento, che accoglie il piccolo teatro La Rondinella, opera dell'architetto Tombolini, che per la sua realizzazione si ispirò alla Fenice di Venezia. Il teatro presenta una platea a pianta rettangolare, sulla quale si innestano, sostenuti da colonne di ghisa, due ordini di palchi con balconcini anch'essi in ghisa disposti a ferro di cavallo; comprende anche un nobile foyer, chiamato sala dei poeti, elegante nella sua austera forma, sovrastata dal soffitto decorato con lo stemma cittadino, il blasone della famiglia Carradori e sei medaglioni in rilievo.
Nei dintorni dell'abitato si ergono i maestosi resti del castello di Montefiore, comprendenti lunghe mura perimetrali, una torre alta ben 36 metri e il caratteristico cassero con il ponte fisso in muratura.

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