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Campofilone

Campofilone, situato in posizione collinare lungo la costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Fermo, domina la bassa valle del fiume Aso coniugando, in uno splendido affresco naturale, il verde della campagna marchigiana con l’azzurro del mar Adriatico, distante solamente 3 Km.

I reperti archeologici rinvenuti (tombe con i loro corredi, resti di edifici, di ville e di cisterne) documentano la presenza dell'uomo nel territorio di Campofilone sia in epoca picena sia in età romana. Il nome del paese deriverebbe con molta probabilità dalla presenza in età antica di un campo di proprietà di un ricco lavandaio, poiché nei documenti medioevali troviamo la dicitura “Campo Fulloni”, ovvero “campo del lavandaio”.

Attraversato dall'antica strada consolare litoranea romana, nell'alto Medioevo i monaci benedettini si stabilirono sul colle di Campofilone. Infatti a partire almeno dal 1066 i documenti segnalano l'esistenza dell'abbazia di San Bartolomeo di Campofilone, la quale era già autonoma e gestiva cospicue proprietà terriere, le quali la collocavano tra le più ricche abbazie del territorio fermano. Attualmente essa ospita il Museo malacologico–entomologico “Maria Giuseppina Ciarrocchi” ed il Museo archeologico e liturgico che si trova nei locali adiacenti la sagrestia.

Nel tempo, attorno all'abbazia fu costruito il castello, la cui popolazione già nel XIII secolo si era organizzata secondo modelli istituzionali di tipo comunale sotto la giurisdizione del Vescovo di Fermo.

Attorno alla metà del Trecento la comunità di Campofilone entrò a far parte del numero dei castelli controllati dalla Città di Fermo, mentre l'Abbazia con tutti i suoi beni continuò a godere della propria autonomia sotto la gestione degli abati “commendatari” nominati dal Papa.

Nel corso dei secoli successivi, la storia della comunità di Campofilone fu strettamente legata prima a quella della Città di Fermo, poi alle vicende dell'Italia Unita, e l'Abbazia rimase sempre il punto di riferimento spirituale per la comunità. I beni dell'Abbazia sono oggi affidati alla cura del parroco diocesano, il quale continua a mantenere il titolo di “abate”.

Le vie e gli scorci raccontano ancora le vicende secolari di un insediamento romano prima e di un lungo controllo dei vescovi fermani poi.

Al centro storico, racchiuso da solide mura che ne proteggono l’integrità e le bellezze di un tempo, si accede percorrendo un breve viale alberato, reso unico da maestosi pini secolari, al termine del quale si trova la bella Porta Marina. Assieme alle mura di difesa nel Medioevo furono realizzate anche le Porte da Sole e da Bora, di cui solo la prima ha mantenuto la sua funzione di accesso al castello.

Il borgo, di forma affusolata, sorge lungo una via principale in cui si affacciano i principali edifici alle cui spalle si apre un labirinto di vicoli, a tratti coperti da volte a botte e a crociera e che, di tanto in tanto, lasciano intravedere la bellezza del panorama che lo circonda: il calmo mare Adriatico, le dolci colline fino ad arrivare alle vette imbiancate dei monti Sibillini.

Passeggiando per le vie si sente ancora il profumo dell’antichissima tradizione culinaria: da sempre viene prodotta una specialità gastronomica di gran pregio, i Maccheroncini di Campofilone IGP, sottilissimi fili di pasta all’uovo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Ad essi, dal 1964 nella prima decade di agosto, è dedicata la Sagra dei Maccheroncini di Campofilone IGP, i quali sono serviti con ragù di carne.

Presso il Teatro Comunale si tengono alcune date di una rassegna teatrale avviata da alcuni anni assieme ai teatri dei comuni vicinanti. Inoltre, ogni due anni, nel venerdì di Pasqua, suggestiva è la rappresentazione dei confratelli dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato della Pietà del “Cristo Morto”. Dopo la processione, ricca di riflessioni, preghiere e canti, che attraversa l’intero paese l’evento si conclude all’interno della Chiesa di San Bartolomeo dove è allestita una bella coreografia.

Lungo la costa, a Marina di Campofilone, dotata di una spiaggia di sabbia e ghiaia lunga 1,5 km, si tiene ogni anno dal 14 al 16 agosto la Festa del Mare. Piatti tipici locali possono essere degustati presso gli stand gastronomici allestiti lungo la riva del mare in Località Ponte Nina.

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