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Amandola

Amandola è un piccolo centro medievale situato sul versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sulla sinistra orografica del fiume Tenna a 550 mt. s.l.m. Il paese deve il suo nome alla pianta del mandorlo che un tempo doveva primeggiare nella zona. Rappresenta uno dei più importanti centri storico-culturali dei Monti Sibillini. È caratterizzato inoltre da un patrimonio ambientale e paesaggistico di grande valenza per la molteplicità dei paesaggi presenti: le montagne aspre e selvagge, le valli disegnate dai fiumi e i piccoli borghi ben incastonati sono gli elementi che lo rendono straordinario.

Il centro storico, al quale si accede tramite una porta merlata, è adagiato su tre colli e si compone di architetture civili e religiose, di imponenti e sontuosi palazzi, di nascosti e graziosi vicoli. Dal Belvedere si può avere una meravigliosa vista sul lato orientale del parco. Considerata a buon diritto la” porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con il Museo Antropogeografico, offre l’opportunità di conoscere tutti gli aspetti che compongono l’ambiente, avendo poi la possibilità di rinvenirli ed osservarli nel territorio. Ospitato nei locali della Ex Chiesa la Collegiata, il Museo testimonia un legame ormai inscindibile tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed Amandola.

Aperto al pubblico dal 1989, al suo interno è possibile conoscere nei minimi dettagli tutti gli aspetti propri del Parco Nazionale: parole ed immagini guidano ogni visitatore lungo un percorso alla scoperta dei vari ambienti, della flora, della fauna, delle leggende, dell'arte, della storia e della cultura popolare.

Particolarmente affascinanti e precise le ricostruzioni dell'attività dell'uomo, che con la sua presenza ha provveduto a modellare e mantenere una natura meravigliosa.

Dopo il sisma del 2016, molti edifici religiosi, chiese e cappelline, sono state danneggiate e i tanti capolavori artistici al loro interno andavano recuperati, salvaguardati e posizionati in un luogo sicuro e adatto. Così il comune di Amandola ha pensato, insieme al sostegno del MIBACT, di allestire presso la Ex Collegiata un Deposito di Opere d'arte provenienti dalle Chiese della Città danneggiate dal terremoto ed esposte sotto forma di mostra permanente.  Allestito in maniera eccellente, offre la possibilità di visionare, seguendo un percorso dettagliato e curato, ciò che è stato recuperato; inoltre unitamente alla mostra è stato approntato, in collaborazione con l’Università degli studi di Camerino e l’Università degli studi di Urbino, un laboratorio di restauro, dove è possibile seguire passo dopo passo il sapiente lavoro dei restauratori. I due Atenei, con i loro collaboratori, hanno seguito da vicino gli interventi di recupero dei capolavori all'interno degli edifici lesionati quasi completamente.

Tra i numerosi capolavori recuperati e conservati nel Deposito della Città di Amandola spiccano: il Cristo ligneo del XII secolo (sull'opera sono in atto numerosi studi e teorie secondo le quali il Cristo potrebbe essere anche la raffigurazione dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno); San Raffaele e Tobiolo, Angelo Custode di Antonio Mercurio Amorosi

Di particolare importanza Piazza Umberto I, o piazza alta, antico nucleo sociale e religioso della località, che ospita il teatro storico "La Fenice" e il torrione del Podestà, di epoca quattrocentesca. La chiesa di S. Agostino, risalente al XIV secolo, presenta una facciata settecentesca, un portale gotico, un campanile di Mario Pietro Lombardo risalente al 1468, con bifore ogivali e cuspide ottagonale. Tra gli edifici sacri si ricordano anche il convento di San Bernardino, o convento dei Cappuccini, costruito nel 1540 e la chiesa di Santa Maria a Piè d'Agello.

Fuori porta si trova il complesso romanico dedicato ai Ss. Rufino e Vitale (fondato nel sec. VI) e a 5 km dal centro storico si erge l’abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio. Dal punto di vista gastronomico, Amandola è rinomata per il tartufo bianco pregiato che viene dai suoi boschi ed è anche area di produzione della Mela rosa dei Monti Sibillini, presidio Slow Food.

 In autunno si tiene "Diamanti a Tavola" - Fiera del Tartufo Bianco Pregiato dei Sibillini. Da quasi vent’anni anima il centro storico con stand enogastronomici ricchi di piatti profumati al tartufo e piatti della tradizione.

Tra le festività ricorrenti si ricorda il Carnevale de li Paniccia' e, alla fine di agosto, l’antica rievocazione storica delle Canestrelle.

La cittadina, in un lontano passato importante centro di produzione di tessuti di lana, offre un artigianato fiorente e servizi per il turismo montano, quali mountain bike ed escursionismo. Il lago di San Ruffino rappresenta un’ulteriore risorsa per gli amanti dell’aria aperta e per gli sport praticabili.

Amandola, in cui vivere natura e cultura!

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