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Lago di Gerosa

Il Lago di Gerosa è un bacino artificiale che sorge a 650 mt. s.l.m. e dista 6 km da Montemonaco, comune del Parco Nazionale di Monti Sibillini. Uscendo dal paese, si arriva ad un ampio bivio: seguendo l’indicazione per Comunanza, si attraversa il borghetto di Ropaga, si raggiunge la suggestiva chiesa di San Giorgio all’Isola e svoltando a sinistra, seguendo per Comunanza, dopo circa 1 km si arriva al lago. Si tratta di un bacino largo 400 m. e lungo circa 2 km. Alimentato principalmente dal fiume Aso che dalle pendici del Monte Vettore scende fino all’Adriatico, il lago delimita i confini di tre comuni: Montemonaco, Montefortino e Comunanza. La sua costruzione risale agli anni 80; più precisamente la diga venne inaugurata nel 1983 con lo scopo di creare un invaso per l’approvvigionamento idrico a sostentamento del territorio durante i periodi di siccità e di scarsa piovosità. La sua capacità è di 14 milioni di metri cubi di acqua e, a pieno invaso, il lago occupa una superficie di circa 64 ettari con una profondità molto elevata. Il suo fondale è costituito da alberi e vecchi ruderi che non furono asportati prima di creare l’invaso. Vengono spesso organizzate competizioni di canoa, vela e pesca poiché le dimensioni generose si prestano ad ospitare queste attività. Durante il periodo estivo le sue spiaggette sono frequentate da numerosi turisti. La riva destra, prevalentemente ricoperta da boschi, è la meno accessibile ma ben si presta per godersi rilassanti e piacevoli passeggiate o praticare il Nordic Walking; nei sentieri boschivi limitrofi si possono incontrare alcune specie di mammiferi selvatici come il capriolo, l’istrice o il tasso. Il lago è popolato di specie ittiche autoctone come la Trota Fario, di probabile ceppo mediterraneo, la Trota Lacustre, il Coregone, i fortissimi Black Bass (chiamati anche Boccalone o persico trota), Tinche, Cavedani, Persici Reali, le varie specie di Ciprinidi tra cui le gigantesche Carpe a Specchio e le combattive Regine. Non è raro poter osservare le immersioni degli Svassi (uccelli acquatici, mediocri volatori ma ottimi tuffatori) in azione di pesca. Ogni anno sempre più colonie di Anatre migratorie, durante i loro spostamenti, sulla sue superficie fanno sosta poiché quest’area è da sempre stata considerata, da tutti gli uccelli migratori del Nord-Est Europa, come importante punto di riferimento e di transito per le loro rotte verso l’Africa e la Penisola Iberica. Il passaggio di questi uccelli lo si può ammirare due volte l’anno: in autunno tra ottobre-novembre e in primavera tra marzo-aprile e maggio.

 

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Target: Trekking