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La Galleria del Furlo

Lungo la Via Flaminia (l’antica via aperta nel 220 a.C., che portava da Roma a Rimini e oggi classificata come strada statale SS 3 nella parte Roma-Fano), sul tratto in cui questa costeggia il fiume Candigliano, si trova la celebre Gola del Furlo, divisa tra i Comuni di Fermignano ed Acqualagna. Questa valle pittoresca e suggestiva, formatasi in seguito a fenomeni erosivi tra i monti Pietralata e Paganuccio, è stata luogo di grandiosi lavori e teatro di grandi battaglie (a poca distanza si incontra il Metauro, lo storico fiume al quale la storia collega la sconfitta e la morte di Asdrubale). L’antica strada aggirava inizialmente la dorsale appenninica, seguendo un tracciato a picco sul fiume, sorretto da un possente muro di sostruzione e aggrappato al versante di Pietralata. A causa delle numerose frane e per permettere un maggior transito di persone e veicoli, tra il 76-77 d.C. l’imperatore Vespasiano fece costruire, a lato di un piccolo varco di epoca etrusca, una galleria, nel punto più stretto della Gola (detta petra pertusa o forulum, da qui Furlo); sull’entrata nord-est si conserva l’iscrizione che ne celebra la realizzazione IMP. CAESAR AUG. – VESPASIANUM PONT. MAX – TRIB. POT. VII IMP. XVII PP. COS. VIII – CENSOR FACIUND CURAVIT (l’ultima asta è probabilmente aggiunta).
Il passaggio, tuttora utilizzato e quasi obbligato per coloro che da Roma vogliano raggiungere la costa adriatica, è lungo 38,30 m, largo 5,47 m e alto circa 6m e fu scavato nel calcare compatto, interamente con scalpelli e picconi; sulle pareti interne sono, infatti, ancora visibili i tagli effettuati nella roccia dagli intagliatori romani.

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