Eremo di Santa Sperandia
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Eremo di Santa Sperandia
L’Eremo, scelto dalla Santa per la sua esperienza ascetica, si apre sul versante nord del Monte Acuto e può essere considerato emblematico degli scempi perpetrati dalla mano devastatrice dell’uomo nella Valle del Rio Laque e nella sovrastante località della Roccaccia.
Tuttavia, nonostante le numerose cave, le villette costruite in modo disordinato e gli insensati interventi “migliorativi” nella cavità stessa, il luogo rimane pur sempre il regno selvaggio dell’isolamento che tanto è amato dagli eremiti.
L’eremo è costituito oggi da una edicola che chiude parzialmente l’imbocco della grotta, profonda 8-10 metri, con un’altezza variabile tra i 3 e i 5 metri.
Lo speco, costruito in una parete scoscesa del Monte Acuto, si affaccia, quindi, sul vuoto strapiombante della sottostante gola del Rio Laque, circondato da fitti boschi di leccio e di carpino.
Tuttavia, nonostante le numerose cave, le villette costruite in modo disordinato e gli insensati interventi “migliorativi” nella cavità stessa, il luogo rimane pur sempre il regno selvaggio dell’isolamento che tanto è amato dagli eremiti.
L’eremo è costituito oggi da una edicola che chiude parzialmente l’imbocco della grotta, profonda 8-10 metri, con un’altezza variabile tra i 3 e i 5 metri.
Lo speco, costruito in una parete scoscesa del Monte Acuto, si affaccia, quindi, sul vuoto strapiombante della sottostante gola del Rio Laque, circondato da fitti boschi di leccio e di carpino.
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