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Corinaldo

Corinaldo è un borgo situato nell'entroterra di Senigallia e sorge sulla sommità di un colle sulla riva sinistra del fiume Nevola. È inserito tra i Borghi più belli d'Italia e dei Paesi Bandiera Arancione, ed è Destinazione Turistica d'Eccellenza Europea. La città è anche Comune Ciclabile FIAB, Comune Amico del Turismo Itinerante e ha ottenuto la Bandiera Gialla di A.C.T. Italia.

Le sue origini risalgono al V secolo d.C., quando un gruppo di fuggitivi della città romana di Suasa (l’odierna Castelleone di Suasa) si stabilì nell’attuale territorio comunale, nel tentativo di sottrarsi alle razzie dei Goti.

Corinaldo venne ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, in seguito all'autorizzazione concessa da Papa Urbano V, con l’attuale cinta muraria, nella quale figurano elementi fortificativi attribuibili all'influenza stilistica del celeberrimo architetto militare senese Francesco Di Giorgio Martini. Le mura cittadine sono riconosciute come le più imponenti e significative (912 mt.) della regione Marche. Dotate di porte, baluardi poligonali, torri di varia forma e bastioni, di cui uno, merlato e dalla forma affilatissima. La fortificazione resistette ad un durissimo assedio da parte del duca Francesco Maria della Rovere.

Il centro del borgo, dal carattere tipicamente medievale, è un susseguirsi di vie strette e abitazioni in laterizio; lo scorcio più caratteristico è la Piaggia, detta anche Cento Scale, che sale dritta fino alla Piazza del Terreno, sulla sommità del colle.

Fra i più pregevoli edifici di architettura religiosa spiccano: la barocca chiesa dell’Addolorata; il Santuario di Santa Maria Goretti che conserva una reliquia (l'ulna) di Maria Goretti, nata a Corinaldo; la Casa Natale della santa; la Chiesa del Suffragio e quella seicentesca di San Francesco, che custodisce alcune tele del pittore manierista Claudio Ridolfi, che operò a lungo sul posto.
Poco lontano dal borgo sorge la Chiesa di Madonna del Piano, nella località omonima, che rappresenta la più antica testimonianza di architettura religiosa di Corinaldo.

Tra gli edifici di architettura civile ricordiamo il Palazzo Comunale, ricostruito nella seconda metà del XVIII secolo al posto del precedente edificio rinascimentale, opera dell'architetto F. M. Ciaraffoni di Fano, e l'ottocentesco Teatro Carlo Goldoni, con eleganti decorazioni e un suggestivo soffitto dipinto. Uno scrigno ottocentesco perfettamente ristrutturato con i suoi legni, stucchi e velluti.

Corinaldo fa parte del Parco Archeologico di Suasa (III sec. a. C.) situato nella località Pian Volpello.

Di particolare interesse la Civica Raccolta d'Arte "Claudio Ridolfi", di origine veneta, che trascorse a Corinaldo gran parte della sua vita, fino alla sua morte; da visitare è anche la Sala del Costume e delle Tradizioni popolari che conserva splendidi abiti realizzati ogni anno dalle sartorie dell'Associazione "Pozzo della Polenta", in occasione della rievocazione storica della "Contesa del Pozzo della Polenta", che si tiene il terzo fine settimana di luglio. La "Contesa" è la più antica rievocazione storica della Provincia di Ancona, che ricorda la vittoria riportata dai corinaldesi nel 1517 contro l'esercito dello spodestato Duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere che, per venti giorni, aveva assediato senza successo la fortificazione di Corinaldo. Nella prima settimana di agosto viene organizzata la nota rassegna Corinaldo Jazz.

La presenza da molti anni del mattatoio comunale ha contribuito a mantenere tradizionali figure quali "i mazzarini" che ancora oggi, nelle case di campagna, producono insaccati di altissima qualità. Tra i prodotti tipici da gustare a Corinaldo ci sono gli insaccati di Frattula, le Pecorelle (dolce tipico), l'olio extravergine di oliva, la porchetta, i vincisgrassi e il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi.

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