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I Paesi Alti sul mare delle Marche

Scorci mozzafiato

Le Marche, una regione così piena di città d'arte, località balneari e parchi naturali, si distinguino anche per un elemento molto importante per la bellezza del territorio: le città e i piccoli borghi che si affacciano sul mare.

E' mutevole nelle forme e nei colori il paesaggio costiero marchigiano da Gabicce Mare a San Benedetto del Tronto ed è in grado di stupire grazie alle bianche falesie strapimbanti sull'azzurro dell'Adriatico, al verde intenso delle dolci colline punteggiate da antichi borghi e all'ocra deli lunghissimi arenili. E' così che spesso è possibile individuare in molti boghi della costa un paese alto, ben protetto dalle mura di un castello arroccato sull'alto di un colle e primo insediamento abitativo, e la marina, il territorio pianeggiante disteso lungo la costa, utilizzato solo in un secondo tempo ai fini abitativi e commerciali.

Uno schema compositivo di questo tipo caratterizza i castra medievali di Gabicce Monte (l'antico Castellum Ligabiti), Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara in provincia di Pesaro-Urbino, così come quelli di Falconara Alta a nord di Ancona e, a sud, di Sirolo e Numana, antichi centri fortificati le cui origini si perdono nel tempo. Diverso è il caso di Recanati, Potenza Picena e Sant'Elpidio a Mare, importanti cittadine piuttosto distanti dal mare, le cui marine, da semplici attracchi costieri, sono diventati i significativi centri di Porto Recanati, Porto Potenza Picena e Porto Sant'Elpidio

Emblematico, invece, il caso di Civitanova Alta con il suggestivo borgo fortificato in posizione dominante il mare, mentre la vicina Porto San Giorgio, l'antica Navale Firmanorum, ha una parte a monte con il rione Castello e la Rocca e, oltre la statale, la marina; nei pressi sorge lo splendido castello di Torre di Palme, abbarbicato su uno scoglio a picco sul mare.
Seguono altri centri piceni: Cupra Marittima con Marano e Grottammare con Grottamare Alta.

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Livello di difficoltà: media
Target: Leisure

Le tappe dell'itinerario

  • Gabicce Monte
    0541.953101
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Gabicce Monte

    Dalla terrazza naturale di Gabicce Monte lo sguardo può spaziare sull'ampio golfo, ricco di bellezze che, di giorno e di sera, offre uno spettacolo mozzafiato. I sentieri collinari di ginestre si diramano in un paesaggio dall'aspetto incontamimato fra le falesie a strapiombo sul mare che nascondono piccole insenature fra le rocce.

  • Casteldimezzo
    0721.3871
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Casteldimezzo

    Un tempo chiamata Gaiola, Galliola e Gazoleto, Casteldimezzo assunse dal XIV secolo l’attuale denominazione, indicante una posizione intermedia tra Gabicce e Fiorenzuola. Grazie alla sua posizione facilmente difendibile e alla presenza del vicino porto di Vallugola, il castello fu utilizzato come dimora per rusticale sollievo dagli Arcivescovi di Ravenna. Passata ai Malatesta nel 1356, divenne poi proprietà degli Sforza e dei Della Rovere. Oggi delle antiche mura medievali rimangono solo poche tracce. All’interno della Chiesa dei Santi Apollinare e Cristoforo, risalente al Mille ma ricostruita (la dedicazione indica le lontane origini ravennati), è custodito un Crocifisso quattrocentesco attribuito ai veneziani Antonio Bonvesin e Jacobello del Fiore, ritrovato in riva al mare dentro una grande cassa di legno. Secondo la tradizione la scultura fu protagonista di un fatto miracoloso: correva l’anno 1517 quando ben 7000 stranieri oltramontani, al soldo di Lorenzo di Piero de’ Medici, sconfitti da Francesco Maria I Della Rovere, si avvicinarono minacciosamente alle mura di Castrum Medi, ma il temuto e prevedibile saccheggio della cittadina non avvenne per merito della grazia concessa dal Crocifisso venuto dal mare alla popolazione terrorizzata. Curiose sono anche le notizie relative al ritrovamento del prezioso manufatto: gli abitanti di Casteldimezzo e quelli della vicina Fiorenzuola, avendo avvistato una cassa adagiata sulla costa ai piedi del promontorio e volendo impadronirsi del suo contenuto, finirono per azzuffarsi finché i buoi a cui era attaccato il carico, stanchi del prolungato litigio, decisero di avviarsi lungo la strada per Casteldimezzo lasciando i vicini con un palmo di naso.

  • Fiorenzuola di Focara
    0721.387167 - 168
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Fiorenzuola di Focara

    Procedendo lungo la strada Panoramica, i cui dolci tornanti seguono le morbide volute della collina e della linea costiera che strapiomba nel mare Adriatico, in uno splendido contesto ambientale tutelato dal Parco naturale regionale del Colle San Bartolo, si supera il pittoresco Picco del Diavolo aggettante sul vuoto e si giunge in breve a Fiorenzuola di Focara, l’antico Castrum Florentii che, oggetto di aspre contese tra la Chiesa di Ravenna e quella di Pesaro, finì per passare definitivamente, nel XIII secolo, al Comune di Pesaro. Del castello, più volte rovinato dai terremoti, restano solo la porta d’accesso, parte della cinta muraria, la torre campanaria e le rovine della Chiesa di Sant’Andrea (il campanile e la canonica). Superata la porta, sulla quale una targa rievoca i versi Danteschi (Inferno XXVIII) relativi ad un fatto avvenuto nel mare antistante. le strette strade del borgo percorrono semicerchi concentrici che conducono sul vuoto della falesia per poi salire verso la vecchia chiesa. Delle antiche case medievali, molte sono arrivate ai giorni nostri, ma altrettante sono state inghiottite dal mare, che in basso continua ad erodere la rupe.

    Il borgo, denominato originariamente solo Fiorenzuola, assunse nel 1889 la denominazione di Focara, toponimo forse dovuto ai fuochi che si accendevano per aiutare i naviganti a identificare la posizione del promontorio, noto per i venti contrari fin dall’antichità, oppure per la presenza di fornacelle in cui si cuocevano laterizi e terrecotte.

  • Giardini di Villa Cattani Stuart
    0721 55782
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Giardini di Villa Cattani Stuart

    L’edificio, fatto realizzare da Carlo Cattani come villa privata, risale agli anni compresi tra il 1630 e il 1680.
    Venne poi ammodernato e ampliato quando fu scelto come residenza di campagna, tra il 1717 e il 1732, dal legato pontificio Alemanno Salviati, fiorentino. A questo periodo risale la visita di Giacomo III Stuart, che si fregiava del titolo di re d’Inghilterra ancora riconosciutogli dalla chiesa cattolica.
    Il giardino fu fortemente danneggiato dagli eventi della seconda guerra mondiale, nonostante la sua articolazione sia ancora oggi ben riconoscibile. Soprattutto i due terrazzamenti intermedi, ripristinati con un decoro vegetale formale realizzato con siepi in bosso, evocano ancora la memoria del giardino settecentesco. Essi sono stati ricostruiti nei decenni scorsi, dopo che la villa èentrata in possesso dei signori Tomassini, che hanno ricomposto il giardino seguendo i ricordi di Rita Marconi Scala, ultima proprietaria che aveva potuto ammirare la composizione dei giardini prima della loro distruzione.
    Oggi, dietro l’edificio e sul lato destro, si ammirano tre bellissimi giardini all’italiana, connessi da brevi gradinate, ornati di bordure sempreverdi e di aiuole fiorite, ricchi di fontane, vasche, tempietti e statue di pietra, cinti da mura e protetti da alti cancelli in ferro battuto. Da qui si può ammirare tutta la valle sottostante e, sullo sfondo, i toni cangianti del mare Adriatico.

  • Montemarciano
    071 916331
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Montemarciano

    Montemarciano si trova a nord della foce del fiume Esino. Il territorio si sviluppa in prevalenza su una dolce collina affacciata sul mare, seguita da altre colline di seconda e terza schiera. Ad est si può ammirare il golfo di Ancona, in lontananza il profilo del Conero, a sud gli Appennini, con il Monte San Vicino in primo piano.

    Marina di Montemarciano fu certamente sede di un insediamento romano, come testimoniato da recenti rinvenimenti, forse una mutatio, una stazione di cambio lungo l’antica via costiera. Lungo la Strada Statale 16 il Mandracchio, struttura risalente al XV secolo, rimane ancora come testimonianza dell’antica stazione di posta e di cambio dei cavalli.

    Tra i monumenti e luoghi di interesse ricordiamo: la Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, che conserva un organo Callido; la Chiesa del Santissimo Sacramento; il Teatro Comunale "V. Alfieri", costruito nel 1886-87; il Santuario di Nostra Signora dei Lumi, risalente al XV-XVII secolo, in località Alberici; l'antica chiesa rurale del primo Settecento, in località Santa Veneranda, lungo la provinciale Sirolo-Senigallia. 
    La frazione di Marina di Montemarciano, un tempo detta Case Bruciate, rappresentava il confine nord della repubblica di Ancona.

    La località dispone di circa 5 chilometri di spiaggia di ghiaia attrezzata. Musica e feste animano gli stabilimenti balneari della zona.
  • Falconara Marittima
    071 91771
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Falconara Marittima

    Falconara Marittima si estende interamente lungo la costa del mare Adriatico, poco lontano da Ancona, con la quale forma un unico agglomerato urbano, tanto che i quartieri di Palombina Vecchia (Falconara) e Palombina nuova (Ancona) sono contigui.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE: nota per la sua industria dolciaria artigianale e industriale, la località costiera di Falconara Marittima è caratterizzata da un lungo litorale sabbioso, ben attrezzato per una vacanza all'insegna del relax e dello svago; la spiaggia dispone di numerosi stabilimenti balneari con servizi di ristorazione e animazione per bambini.

     COSA VISITARE: Sono quattro i suoi castelli: il castello di Falconara Alta, la fortezza Rocca Priora, Castelferretti e il castello di Barcaglione. Nell’area sono presenti il Parco Zoo Paesedei Bimbi e l’ aeroporto internazionale Raffaello Sanzio.

     INFO

     Informazioni turistiche

    tel. 071 910458

  • Sirolo

    Sede del Parco regionale del Monte Conero, Sirolo, graziosa località posizionata a picco sul mare, è famosa per le splendide spiagge Urbani, delle Due Sorelle, dei Sassi Neri e di San Michele. Presenta una struttura a graticcio di origine medievale; tra le mura dell’antica cinta, comprendenti un possente torrione e due archi medievali, si trova lo storico Teatro Cortesi, dedicato alla famiglia degli antichi feudatari. Fu un importante centro piceno, come attestato dalla rilevante scoperta dell’area archeologica “I Pini”, un sepolcreto piceno contraddistinto da numerose sepolture a circolo, tra cui la “Tomba della Regina di Sirolo”, tumulata con due carri (VI sec. A.C.) i cui resti sono conservati nell’Antiquarium di Numana.
    Vicino Piazza Vittorio Veneto, incantevole balcone dove la vista si apre sulle bianche falesie del promontorio del Conero, sorge la Chiesa di San Nicolò (1765) con portale quattrocentesco e alto campanile; poco distante si trova l’ex Chiesa del SS. Sacramento, oggi adibita ad altre finalità, nel cui portale è un rilievo quattrocentesco raffigurante la Madonna con Bambino. Proseguendo, si raggiunge la Chiesa del Santo Rosario, nel cui interno è custodita una tela di Pompeo Morganti.
    Merita una visita Villa Vetta Marina, che sorge sul posto di un antico convento francescano di cui rimane solo il campanile e nei cui pressi si possono vedere due olmi piantati, secondo la tradizione, da Francesco d’Assisi nel 1215. Da non perdere, il suggestivo Teatro alle Cave, ricavato da una cava abbandonata che d’estate offre spettacoli indimenticabili sotto un cielo stellato. Sulla sommità del Monte Conero si può ammirare la Badia romanica di San Pietro, fondata dai Benedettini nella prima metà dell’XI secolo.

  • Numana Alta
    071.9330612
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Numana Alta

    La cittadina, compresa tra i comuni del Parco regionale del Monte Conero, si presenta divisa in due nuclei: Numana Alta, su un declivio del monte Conero, a picco sul mare Adriatico, con piccole spiagge, e Numana Bassa, sul litorale, denominata Marcelli, la zona più moderna della riviera, con un ampio litorale in ghiaia e numerose strutture ricettive e ricreative. Da qui, nella stagione estiva, ci si può imbarcare per raggiungere le spiagge più lontane e inaccessibili.

    Fu antico porto dei Piceni, centro di scambi commerciali con i Greci nell'VIII sec. a.C. Di tale epoca è stato raccolto materiale archeologico presso il locale Antiquarium Statale. Il Santuario del Crocifisso custodisce il crocifisso in legno di cedro, significativa scultura di ambito bizantino risalente ai secoli XIII- XIV, considerato opera dei Santi Luca e Nicodemo dalla tradizione locale.
    Di fronte al santuario si trova il Municipio, un edificio del 1773 un tempo utilizzato come residenza estiva dei Vescovi di Ancona. Oltre alle poche testimonianze romane rimaste (in direzione Piazza Nuova la fonte restaurata e i ruderi di un muro romano in opus reticularum), proseguendo lungo la centrale Via Roma, si raggiunge la suggestiva piazzetta con la Torre del Pincio.

  • Recanati città di Giacomo Leopardi
    071 981471
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Recanati città di Giacomo Leopardi

    Situata al centro della Regione Marche, in una posizione strategica, tra costa e l’entroterra, Recanati è la tipica "città balcone" per l'ampio panorama che vi si scorge.
    Qui nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana e Beniamino Gigli, noto cantante lirico. Recanati è stata candidata a Capitale Italiana della Cultura 2018.

    COSA VISITARE 
    Tra i principali siti di interesse turistico spiccano i luoghi leopardiani: la piazzetta del "Sabato del villaggio", su cui si affacciano il settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, che custodisce la preziosa Biblioteca contenente oltre 20.000 volumi, e la Casa di Silvia; l'Orto sul Colle dell’Infinito, la sommità del Monte Tabor che ispirò l'omonima poesia composta dal poeta a 21 anni, con l'antico orto del monastero delle suore Clarisse, recentemente aperto al pubblico grazie alla collaborazione con il FAI,  il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, il Centro Nazionale Studi Leopardiani, punto di riferimento per tutte le iniziative leopardiane, sia in Italia che nel mondo; la Torre del Passero Solitario, ubicata nel cortile del chiostro di Sant'Agostino, Palazzo Antici Mattei, casa della madre di Giacomo.

    Nel 2014 il film "Il Giovane Favoloso", incentrato sulla vita del poeta, è stato girato per gran parte a Recanati.

    Gli edifici di architettura religiosa più rilevanti sono: la Chiesa e il convento dei frati Cappuccini, risalenti al 1600, la Chiesa di Santa Maria in Montemorello, nel cui fonte battesimale fu battezzato Giacomo Leopardi, la Chiesa di San Vito dalla facciata vanvitelliana, la Chiesa di Sant’Agostino con il bel portale in pietra d’Istria, opera di Benedetto da Maiano (1485), la Chiesa di San Domenico, che conserva il“San Vincenzo Ferrer in gloria “ affresco eseguito da Lorenzo Lotto, la Chiesa di Sant’Anna e la Concattedrale di San Flaviano, impreziosita dal bellissimo soffitto a cassettoni in legno, che custodisce la tomba dii Papa Gregorio XII e l’adiacente Museo Diocesano nel Vecchio Episcopio con le suggestive carceri pontificie.

    Esempi di architettura civile sono: Piazza Leopardi e il neoclassico Palazzo Comunale, costruito alla fine dell'Ottocento in occasione del centenario della nascita di Giacomo Leopardi; la Torre del Borgo, costruita nella seconda metà del secolo XII come simbolo della fusione in un unico Comune degli antichi castelli, ora riaperta al pubblico; il Teatro Persiani, inaugurato nel 1840, che ospita al secondo piano il Museo dedicato a Beniamino Gigli, con costumi di scena, fotografie e cimeli del grande tenore recanatese; Palazzo Venieri, fatto costruire dal cardinal Venieri su disegno di Giuliano da Maiano e Villa Colloredo Mels, sede dei Musei Civici con la Pinacoteca Comunale, la cui la sezione rinascimentale raggruppa quattro tra le più significative opere di Lorenzo Lotto, e del MEMA - Museo dell'Emigrazione Marchigiana.

    TIPICITÀ ED EVENTI
    Tipicità della zona sono i "piccicasanti", una sorta di minestra collosa, i secondi piatti preparati con gli animali da cortile, i prodotti derivati dalla lavorazione del maiale e l'olio extra vergine di oliva.

    Ad accompagnare questi piatti due vini del territorio,  Rosso Piceno DOC e  Colli Maceratesi DOC, bianco e rosso.

    Tra gli eventi da non perdere ricordiamo:  il Giugno Leopardiano, Lunaria, rassegna di concerti che si svolgono a luglio in piazza Leopardi; “Amantica”, che si svolge a luglio nel quartiere di Castelnuovo e propone un programma incentrato sulla musica tradizionale e sullo strumento dell'organetto; la Festa di San Vito, patrono di Recanati che ha luogo il 15 giugno.

  • Porto Potenza Picena
    0733 679260 - 0733.6791 (Centr
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Porto Potenza Picena

    Porto Potenza Picena, la più popolosa frazione di Potenza Picena, è una nota stazione balneare della costa adriatica, situata fra Porto Recanati e Civitanova Marche.

    Le spiagge sono ampie e in prevalenza sabbiose, in alcuni tratti vedono la presenza di flora e fauna variegata, mista a brevissime zone di scogliera; su Porto Potenza Picena sventola la Bandiera Blu della Fee. Ospita un attivo centro sportivo con attrezzata marina per l’approdo di piccole imbarcazioni da diporto, ideale per gli amanti della vela e degli sport acquatici. Interessante dal punto di vista naturalistico è l’oasi dei laghetti di acqua salmastra che si trovano a ridosso del tratto nord della costa. È fruibile una pista ciclabile che parte dalla SS16 Adriatica, lato Monte, e arriva fino zona laghetti (ponte Acquabuona). 

    COSA VISITARE
    Nel borgo marinaro è presente la bella Torre di Sant’Anna, quel che resta di una torre d’avvistamento del XV secolo, eretta a difesa dalle incursioni dei pirati, e l’omonima chiesa neogotica. Nelle immediate vicinanze del borgo marittimo merita una visita Villa Bonaccorsi, di origine rinascimentale e successivamente ristutturata così da farne un raffinato esempio di residenza settecentesca, dallo splendido giardino all’italiana, ricco di fontane, giochi d’acqua, vialetti, nicchie e magnifiche statue. 
    L’estate a Porto Potenza è molto ricca di eventi, con spettacoli musicali, concerti in piazza, serate danzanti, commedie teatrali, mercatini d'artigianato e tipicità, mostre fotografiche e di pittura e manifestazioni fieristiche tutti i lunedì di luglio e agosto.

    Tra gli eventi più significativi che hanno luogo nel territorio ricordiamo: i festeggiamenti per la Patrona Sant'Anna, nell'ultima settimana di luglio che si concludono con un fantastico spettacolo pirotecnico sul mare; la degustazione del Brodetto (luglio); la rievocazione della pesca con la "sciapeca" (agosto); la sagra delle vongole ad agosto; da non perdere la Festa del Grappolo d'Oro a Potenza Picena (settembre). 

     

  • Civitanova Alta
    0733.822213
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Civitanova Alta

    Civitanova Alta è un antico borgo costruito su un colle racchiuso tra le mura di un castello medievale. Qui si trova il teatro storico Annibal Caro che ospita, assieme agli altri due teatri civitanovesi Rossini e Cecchetti, una importante stagione teatrale. È intitolato al più illustre personaggio locale, di cui è presente nel borgo anche la dimora. Altro fiore all’occhiello della città è Civitanova Danza, evento di portata internazionale, che ricorda un altro prestigioso concittadino, Enrico Cecchetti, primo ballerino alla corte di Russia nel XIX secolo. La Pinacoteca Comunale Moretti (con esposizione permanente di dipinti di Carrà, Morandi, De Chirico, Guttuso e Ligabue) e l’ex Chiesa di Sant’Agostino sono altri due luoghi di cultura della città in cui, da alcuni anni, vengono allestite mostre estive. Interessanti sono anche la Stazione del Tram (1900) in stile liberty, ricca di ceramiche policrome, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, con numerosi manufatti della cultura contadina marchigiana, e il Museo Storico del Trotto, unico nel suo genere, fuori del centro abitato.

  • Porto Sant'Elpidio
    0734.908263 - 0734.9081
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Porto Sant'Elpidio

    Porto Sant’Elpidio è un comune lungo la costa delle Marche, in provincia di Fermo, situato nel distretto delle calzature. Lo storico borgo marinaro, che ebbe origine come scalo marittimo di Sant’Elpidio a Mare, è ora diventato un’attrezzata stazione balneare.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    La spiaggia, di sabbia e ghiaia, corre per oltre sette chilometri, tra l’abitato e il mare. Tra le strutture ricettive presenti si segnalano soprattutto i campeggi che sorgono lungo il litorale: vaste aree, immerse nel verde e perfettamente attrezzate, rappresentano un ambiente ideale per gli amanti delle vacanze all’aria aperta. Svariati sono i ristoranti e locali sul lungomare (Bandiera Blu 2017). È presente una pineta con vista sul mare, costeggiata da una pista ciclabile. Porto Sant'Elpidio fa parte del circuito Comune Amico del Turismo Itinerante, che offre alle autocaravan la possibilità di sostare utilizzando servizi essenziali come scarico e acqua potabile. 

    COSA VISITARE
    Nella piazza del centro storico svetta la cinquecentesca torre dell'Orologio, a base quadrata, usata un tempo per gli avvistamenti di mare e di terra. Il ritrovamento di alcune tombe picene dimostra che il territorio comunale era abitato già tra il IX e l'VIII secolo a.C. Altri siti di interesse turistico sono: la Chiesa dell’Annunziata e nobili ville, come Villa Murri, dimora storica, edificata nei primi anni del XIX secolo dai conti Sinibaldi e Villa Barruchello, dotata di uno splendido parco con rare essenze arboree. Queste ville vengono utilizzate, soprattutto d’estate, per convegni e manifestazioni di carattere culturale. In località Corva fu fondato nel ‘500 il Santuario dell’Addolorata.
    Dal punto di vista naturalistico è interessante il bacino del Tenna, denominato Paludi di San Marco, adatto soprattutto per l’osservazione ornitologica nel tardo autunno e all’inizio di primavera.
    Tra gli eventi che hanno luogo a Porto Sant'Elpidio ricordiamo I Teatri del mondo, Festival Internazionale di Teatro per ragazzi che si tiene a luglio presso il Teatro delle Api, inaugurato nel 2006. Il Festival è una delle maggiori manifestazioni italiane dedicate al teatro per ragazzi.
    Sempre in estate imperdibile è il Sant'Elpidio Jazz Festival.

  • Porto San Giorgio
    0734.680256 - 0734.680308
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Porto San Giorgio

    Porto San Giorgio è una cittadina situata nella fascia costiera delle Marche; confina da tre lati con il comune di Fermo e ad est con il Mare Adriatico.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    È un’importante località balneare dalla spiaggia di sabbia (il litorale è Bandiera Blu 2018), con numerosi stabilimenti balneari e svariate strutture ricettive; dispone di una pista ciclabile e una marina ben attrezzata che offre ai diportisti il piacere di un porto sicuro per una nautica di alto livello (Approdo Bandiera Blu dal 1987).
    Il lungomare è impreziosito da palme centenarie, con pavimentazioni e illuminazioni a cui fanno da suggestiva cornice le palazzine liberty, realizzate nei primi anni del Novecento. Passeggiando per la città se ne trovano diverse, quasi in ogni via, come ad esempio la preziosissima Villa delle Rose; costruita nel 1921, presenta all'esterno delle finissime decorazioni in maiolica, mentre all'interno, ad arricchire ogni angolo, è l'Art nouveau. 
    Dal 2015 i bambini possono godere della piazza Bambinopoli, una grande area giochi proprio sul lungomare dove scorazzare anche in bicicletta o con i pattini, con nuove strutture ludiche per divertirsi.

    COSA VISITARE
    Porto San Giorgio è costituita da una parte a monte con il rione Castello, circondato da mura restaurate di recente, con tre torri merlate e un camminamento illuminato e la Rocca Tiepolo, che prende il nome dal Governatore di Fermo Lorenzo Tiepolo, che la fece costruire nel 1276 per difendersi dai pirati saraceni. L'interno, restaurato di recente e conservato in discrete condizioni, ospita un teatro all'aperto ove si svolgono concerti ed altri eventi culturali. 
    Da vedere sono: il teatro storico Vittorio Emanuele dell’inizio del XX secolo, l’ottocentesca Chiesa di San Giorgio, che ospita una copia del Polittico di Porto San Giorgio di Carlo Crivelli; la Chiesa barocca del Suffragio; la Chiesa del Santissimo Rosario; Villa Bonaparte, costruita su richiesta del fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte, che soggiornò a Porto San Giorgio tra il 1829 ed il 1832. La villa, circondata da un grande parco, presenta nella facciata decorazioni con bassorilievi e altorilievi di trofei d'armi; le stanze, pregevolmente affrescate, sono arredate con numerosi mobili in stile impero. Il pavimento è in graniglia e presenta decorazioni a mosaico. Un altro edificio di notevole interesse è Villa degli Oleandri (Riva Fiorita); di proprietà comunale, immersa in un ampio giardino, oggi ospita il Museo del mare. 
    I piatti tipici sono i garagoli (lumachine di mare in brodetto di sugo rosso e spezie) e il brodetto. Tra i prodotti agroalimentari tradizionali si segnala il vin cotto.
    Ad agosto ha luogo la Festa del Mare con padellata gigante dell'Adriatico (avente diametro di 4 m sul fondo e 6 m sull'orlo, con una capienza di 1000 litri di olio); durante la festa vengono fritti quintali di calamaretti e sarde. A settembre si svolge il Festival Internazionale degli Scacchi, che vede la partecipazione di giocatori professionisti provenienti da tutto il mondo.

  • Torre di Palme - Fermo
    0734.227940
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Torre di Palme - Fermo

    Il suggestivo centro di Torre di Palme è un fantastico balcone panoramico sulla cima di un colle dal quale ammirare la costa e il mare Adriatico. Il borgo appartiene alla cerchia dei castelli fermani suddivisi, a seconda della loro collocazione, in marini, di mezzo e montani: quelli marini sorgono sulla sommità dei colli e in genere presentano un impianto urbano ellissoidale (con asse est-ovest) circondato da mura che si aprono con porte "da Sole" o "da Bora".

    L'abitato sorse nel Medioevo come protezione fortificata dell’antico scalo marittimo della città romana di Palma allo scopo di difenderlo dalle frequenti incursioni dei pirati. La zona costiera tra i fiumi Tesino e Chienti, denominata nelle antiche carte geografiche come "Agro Palmense", aveva il suo porto nell’antica Palma in Agro Piceno, citata da Plinio il Vecchio per la produzione del pregiato vino Palmense

    Fiero castello medievale munito di un saldo sistema difensivo, Torre di Palme deve al movimento religioso agostiniano la costruzione di gran parte del nucleo più antico. Orgoglioso della propria indipendenza, il paese entrò spesso in contrasto con il comune di Fermo; perse la sua autonomia nel 1861 quando divenne frazione di Porto San Giorgio, per passare poi definitivamente, dal 1878, sotto l’amministrazione di Fermo. 

    Torre di Palme si distingue per la conservazione del suo ambiente e per l'uniformità stilistica degli edifici medievali e rinascimentali, elementi che ne fanno, nonostante le piccole dimensioni, uno dei centri storici più interessanti della regione. Il borgo è tagliato da ovest a est da via Piave che, oltre ad ospitare gli edifici più significativi dell’antico abitato, consente di ammirare scorci urbani incomparabili in cui le strette vie, caratterizzate dalle facciate in cotto fiorite di gerani, inquadrano ampie vedute del mare e delle colline circostanti.

    La visita del paese può avere inizio dalla Chiesetta di San Giovanni risalente al Mille, in conci di pietra e archetti pensili, al cui interno si trovano affreschi del secolo XV; seguono il Palazzo Priorale con un arco a tutto sesto murato nella facciata e un campaniletto a vela e la gotica Chiesa di Sant’Agostino (già degli Eremitani) con annesso convento, dal tipico cotto rosso, la cui facciata a capanna è nobilitata da un bel portale gotico e da un rosone: da non perdere, al suo interno, una tavola di Vincenzo Pagani (1578) e un imponente polittico di Vittore Crivelli trafugato nel 1972 e recuperato poco dopo (ad eccezione di tre scomparti della predella), nobilitato dalla cornice originale in legno intagliato e caratterizzato dagli splendenti colori smaltati, resi ancora più intensi dall’oro dello sfondo. Proseguendo lungo il corso si raggiunge la Chiesa di Santa Maria a Mare, costruita nel XII secolo e in seguito modificata, in conci di pietra e cotto, il cui campanile è decorato con archetti intrecciati e bacini maiolicati: interessante l’interno a tre navate con presbiterio sopraelevato e affreschi bizantineggianti del XIV secolo. Sulla sinistra della chiesa, in un giardinetto, si trova una vera da pozzo, adibita un tempo a Battistero. Di fronte alla chiesa sorge il romanico Oratorio di San Rocco del XII secolo, il cui portale cinquecentesco presenta lo stemma di Torre di Palme.

    La via principale termina nel piazzale Belvedere dal quale si ha una meravigliosa vista sulla costa e sul mare sottostante, una location da sogno per gli sposi che decidono di celebrare il loro giorno più bello.

    Il borgo è circondato dalla fitta vegetazione del Boschetto di Cugnolo, area floristica protetta, interessante perché conserva tipiche specie della macchia mediterranea; la zona è una meta ideale per gli escursionisti, anche grazie alla suggestiva Grotta degli Amanti, teatro del tragico amore di Antonio e Laurina, i due amanti che trovarono la morte gettandosi nel vuoto dal Fosso di San Filippo.

  • Altidona
    0734 936353
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Altidona

    Ritrovamenti archeologici fanno risalire le origini di Altidona a 150.000 anni fa. Fu poi abitata dai Pelasgi, antico popolo greco, e poi dai Piceni. Nel 485 a.C. giunsero i Romani. Altidona appartenne a Fermo, all’Abbazia di Farfa in Sabina, poi nuovamente a Fermo.

    Inizialmente fu edificato il castello di S. Biagio in Barbolano che sprofondò in mare nell'Alto Medioevo o forse fu abbattuto dagli altidonesi. Dopo il XII secolo, gli abitanti della città di Altidona hanno dato vita ad un nuovo castello, intorno alla parrocchia di Santa Maria e San Ciriaco, che fu edificato sulla collina della città attuale e di cui sono ancora ben conservate le mura medievali.

    Da ineresse il Belvedere, una torre d'avvistamento medievale affacciata sulla Valle dell'Aso, e la tavola, attribuita a Vincenzo Pagani, raffigurante la Madonna col Bambino, due santi e donatore conservata presso la chiesa parrocchiale. Villa Montana e la cisterna romana sono situate nell'antica contrada di Barbolano.

    Ad Altidona ha sede la Fototeca provinciale dove sono custoditi gli archivi fotografici che testimoniano la storia del territorio fermano. Inoltre, nel Teatro Comunale, si tiene una stagione teatrale molto seguita, con spettacoli di vario genere. La Sala Lussu di Marina di Altidona è punto di riferimento per rassegne cinematografiche e incontri.

    Chi cerca un'area verde si ricordi di visitare il Parco dei "Due ponti", spazio circondato da alberi secolari e che comprende un'area giochi per bambini. È altresì attraversato dalla pista ciclabile che si ricollega con la spiaggia.

    Altidona fa parte dell'Unione dei Comuni della Valdaso; domina dall'alto di una collina la valle dell'Aso e dispone di un litorale nella frazione Marina di Altidona, la cui spiaggia è di sabbia e ghiaia. Tra pinete e palme millenarie si ergono belle ville e strutture ricettive. I ciclisti possono utilizzare i percorsi che si sviluppano lungo la costa per 3 km o lungo il fiume Aso.

    Ogni anno, in estate, si svolge La sagra delle polenta con lumache per ricordare la frugalità delle mense contadine e paesane, anche se nel tempo si è arricchita di appetitose pietanze tipiche locali a base di carne e pesce.

  • Pedaso
    0734.931319
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Pedaso

    Pedaso è un piccolo centro situato lungo la costa delle Marche, in provincia di Fermo.

    COSA VISITARE
    Il Faro è il simbolo della Pedaso marinara; interessante è l’osservatorio astronomico sul Monte Serrone, che dispone di un potente strumento di osservazione. Tra gli edifici religiosi ricordiamo la Chiesa di Santa Maria e San Pietro Apostolo, neogotica, iniziata nel 1898 e conclusa nel 1920 e la Chiesa di Santa Maria e San Pietro, detta "la Chiesolina", costruita tra il 1795 e il 1797.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    La spiaggia, di sabbia e ghiaia, è lunga oltre 2 km; il litorale è parzialmente interrotto dalla presenza dello scoglio. Ad animare la vita della spiaggia sono gli chalet che organizzano diverse attività per rendere piacevole e divertente il soggiorno di adulti e bambini. L’acqua trasparente, ricca di flora e fauna marina, è particolarmente adatta alle immersioni e alla pesca subacquea. Per la sua collocazione, Pedaso gode di un particolare microclima caratterizzato in inverno da temperature miti e in estate da brezze frequenti. È presente  una pista ciclabile che parte dalla foce del fiume Aso (al confine con Campofilone) e prosegue in direzione sud. Percorrendo il Lungomare dei cantautori del XX secolo (Bandiera Blu 2017), è possibile passeggiare lungo la spiaggia per circa due chilometri su un percorso accessibile da sottopassi dedicati a noti cantautori italiani. Il porticciolo, realizzato vicino alla foce del fiume Aso, è una banchina di attracco per gli operatori della piccola pesca e per le imbarcazioni da diporto.

    La Sagra delle cozze anima la cittadina dal 12 al 15 Agosto di ogni anno, con numeri impressionanti: 130 quintali di cozze, 30 quintali di sugo e oltre 20 quintali di spaghetti.

     

     

     

  • Pedaso - Tra borghi e sapori autentici
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Pedaso - Tra borghi e sapori autentici
    PEDASO - CAMPOFILONE - MONTALTO DELLE MARCHE - PEDASO- LUNGHEZZA: 67,4 km- DIFFICOLTA': MEDIAUn percorso che passa attraverso diversi paesi, ognuno arroccato su un colle e nati in quei tempi in cui era fondamentale difendersi dalle incursioni dei briganti che provenivano dalle valli laggiù in basso. E come per i briganti di un tempo la conquista di ogni tappa è ugualmente faticosa, eccovi i bersagli della vostra conquista su due ruote.Si parte dal Municipio di Pedaso, località sul mare del fermano e seguendo una strada non molto trafficata bordata da ippocastani ci si dirige alla volta di Campofilone. Il borgo di Campofilone è un labirinto di vicoli che si intrecciano in volte a botte per poi aprirsi quando meno te lo aspetti sull’incantevole panorama che spazia dal mare ai Monti Sibillini. Qui potrete assaporare l’antica tradizione culinaria dei maccheroncini di Campofilone, sottilissimi tagliolini di pasta all'uovo da gustare con un ragù di papera o al pesce.Durante il mese di agosto potrete gustarli direttamente alla sagra a loro dedicata. Si prosegue poi verso  Montefiore dell'Aso, dopo una breve sosta si sale quindi in direzione Carassai dove potete concedervi una breve pausa per visitare la Rocca di Montevarmine, un castello dell'XI secolo. Proseguendo verso Montalto delle Marche, si entra in un borgo dall’aspetto nobile che diede i natali a Papa Sisto V. Da vedere la cattedrale e il mulino ad acqua sulla Val d’Aso. Si prosegue quindi in direzione Pedaso raggiungendo Ortezzano, potete decidere di allungare il percorso proseguendo verso il centro di Ortezzano, noto nel mondo del ciclismo per un arrivo di tappa della Tirreno- Adriatico: 700 m al 12% di pendenza e altri 400 m al 20%.

    Arrivati nei pressi di Pedaso si comincia a intravedere il mare e questa giornata intensa di scoperte e pedalate sta per concludersi.

    Per ulteriori dettagli sull'itinerario sfoglia: http://issuu.com/turismomarche/docs/15t0130_cicloturismo-ita-lr
  • Campofilone
    0734.932951
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Campofilone

    Campofilone, situato in posizione collinare lungo la costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Fermo, domina la bassa valle del fiume Aso coniugando, in uno splendido affresco naturale, il verde della campagna marchigiana con l’azzurro del mar Adriatico, distante solamente 3 Km.

    I reperti archeologici rinvenuti (tombe con i loro corredi, resti di edifici, di ville e di cisterne) documentano la presenza dell'uomo nel territorio di Campofilone sia in epoca picena sia in età romana. Il nome del paese deriverebbe con molta probabilità dalla presenza in età antica di un campo di proprietà di un ricco lavandaio, poiché nei documenti medioevali troviamo la dicitura “Campo Fulloni”, ovvero “campo del lavandaio”.

    Attraversato dall'antica strada consolare litoranea romana, nell'alto Medioevo i monaci benedettini si stabilirono sul colle di Campofilone. Infatti a partire almeno dal 1066 i documenti segnalano l'esistenza dell'abbazia di San Bartolomeo di Campofilone, la quale era già autonoma e gestiva cospicue proprietà terriere, le quali la collocavano tra le più ricche abbazie del territorio fermano. Attualmente essa ospita il Museo malacologico–entomologico “Maria Giuseppina Ciarrocchi” ed il Museo archeologico e liturgico che si trova nei locali adiacenti la sagrestia.

    Nel tempo, attorno all'abbazia fu costruito il castello, la cui popolazione già nel XIII secolo si era organizzata secondo modelli istituzionali di tipo comunale sotto la giurisdizione del Vescovo di Fermo.

    Attorno alla metà del Trecento la comunità di Campofilone entrò a far parte del numero dei castelli controllati dalla Città di Fermo, mentre l'Abbazia con tutti i suoi beni continuò a godere della propria autonomia sotto la gestione degli abati “commendatari” nominati dal Papa.

    Nel corso dei secoli successivi, la storia della comunità di Campofilone fu strettamente legata prima a quella della Città di Fermo, poi alle vicende dell'Italia Unita, e l'Abbazia rimase sempre il punto di riferimento spirituale per la comunità. I beni dell'Abbazia sono oggi affidati alla cura del parroco diocesano, il quale continua a mantenere il titolo di “abate”.

    Le vie e gli scorci raccontano ancora le vicende secolari di un insediamento romano prima e di un lungo controllo dei vescovi fermani poi.

    Al centro storico, racchiuso da solide mura che ne proteggono l’integrità e le bellezze di un tempo, si accede percorrendo un breve viale alberato, reso unico da maestosi pini secolari, al termine del quale si trova la bella Porta Marina. Assieme alle mura di difesa nel Medioevo furono realizzate anche le Porte da Sole e da Bora, di cui solo la prima ha mantenuto la sua funzione di accesso al castello.

    Il borgo, di forma affusolata, sorge lungo una via principale in cui si affacciano i principali edifici alle cui spalle si apre un labirinto di vicoli, a tratti coperti da volte a botte e a crociera e che, di tanto in tanto, lasciano intravedere la bellezza del panorama che lo circonda: il calmo mare Adriatico, le dolci colline fino ad arrivare alle vette imbiancate dei monti Sibillini.

    Passeggiando per le vie si sente ancora il profumo dell’antichissima tradizione culinaria: da sempre viene prodotta una specialità gastronomica di gran pregio, i Maccheroncini di Campofilone IGP, sottilissimi fili di pasta all’uovo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Ad essi, dal 1964 nella prima decade di agosto, è dedicata la Sagra dei Maccheroncini di Campofilone IGP, i quali sono serviti con ragù di carne.

    Presso il Teatro Comunale si tengono alcune date di una rassegna teatrale avviata da alcuni anni assieme ai teatri dei comuni vicinanti. Inoltre, ogni due anni, nel venerdì di Pasqua, suggestiva è la rappresentazione dei confratelli dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato della Pietà del “Cristo Morto”. Dopo la processione, ricca di riflessioni, preghiere e canti, che attraversa l’intero paese l’evento si conclude all’interno della Chiesa di San Bartolomeo dove è allestita una bella coreografia.

    Lungo la costa, a Marina di Campofilone, dotata di una spiaggia di sabbia e ghiaia lunga 1,5 km, si tiene ogni anno dal 14 al 16 agosto la Festa del Mare. Piatti tipici locali possono essere degustati presso gli stand gastronomici allestiti lungo la riva del mare in Località Ponte Nina.

  • Massignano
    0735.72112
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Massignano
    Massignano è posto in cima ad un colle a 254 metri s.l.m., distante circa 5 Km dal litorale adriatico.
    Abitato sin dall’epoca romana, il suo territorio rientrava nell’amministrazione della città di Cupra. Il caseggiato collinare, a cui si arriva percorrendo un ameno viale alberato, mantiene l’impostazione medioevale, con le due porte originarie che ancora danno accesso alla piazza centrale che si presenta come un autentico salotto: vi si affaccia la torre civica, eretta con funzione di campanile, al cui lato si osserva la mole del palazzo comunale, rivisitato nell’800. Chiudono il piazzale un loggiato di recente ristrutturazione e la chiesa di San Giacomo Maggiore del 1700, abbellita da una tavola di Vittore Crivelli, risalente al '400. Nell'opera, "La Madonna adorante Gesù Bambino", il bambino è rappresentato a terra, sostenuto da teste d’angelo, e non in braccio alla Madonna: questa scelta raffigurativa è una sorta di firma del famoso pittore che usò tale scena anche in altri suoi dipinti.
    Il Museo di Arte Sacra espone in modo ordinato una bella collezione di oggettistica religiosa dei secoli passati.
    Da visitare inoltre la Chiesa di Santa Maria della Misericordia, in stile neoclassico, tratti delle antiche mura e il viale della Rimembranza, autentica oasi di verde e tranquillità e balcone sul mare.

    I palazzi gentilizi portano, come d’abitudine, i nomi dei proprietari originari: Faviani, Santini, Laurantoni, e sono stati eretti tra il '400 e il '600.

    Lungo la sottostante Val Menocchia è situata la frazione Villa Santi, dove si trova l’abbazia dei Santi Felice e Adacto, edificio moidficato nel '600, ma con l'abside ancora nel primitivo stile romanico.
  • Cupra Marittima
    0735 779193 - 0735.776700
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Cupra Marittima

    Cupra Marittima appartiene al comprensorio della Riviera delle Palme del basso litorale marchigiano. Alle spalle della marina, il paese propriamente detto, si trovano tre colline: Sant’Andrea con l’omonima rocca, recentemente ristrutturata, Marano con l’incasato medievale, che costituisce il nucleo principale del paese, e Boccabianca.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    La spiaggia di Cupra Marittima è sabbiosa e lunga oltre 2 chilometri (spiaggia Lido - Bandiera Blu 2018). Una lunga pista ciclabile attraversa il lungomare e continua fino a Grottammare.
    Il tratto di spiaggia a nord di Cupra Marittima presenta alcuni aspetti interessanti riguardanti la flora e la vegetazione delle spiagge, per questo motivo viene chiamato Duna Marittima. È presente inoltre una pineta, area protetta dalla Regione Marche, costituita da sabbie marine miste a ghiaia e ciottoli, prospicienti al mare. Per la bellezza della pineta, il lungomare sabbioso e la tranquillità dell’ambiente Cupra Marittima è meta prediletta per un turismo familiare.

    COSA VISITARE
    Vanto della cittadina è il Museo Malacologico Piceno, uno dei più importanti musei di conchiglie al mondo, grazie agli oltre 900.000 esemplari esposti e alle interessanti testimonianze di arte primitiva malacologica. Nel rilevante Parco Archeologico di Cupra Marittima, sito a nord dell’abitato, è riconoscibile l’impianto urbano della città romana. Nella vicina località San Michele sono visibili i resti di una Villa Magna dotata di ninfeo, mentre nella località Civita è identificabile l’area del Foro.
    Il sito archeologico di Cupra Marittima è una delle sedi della rassegna TAU (Teatri Antichi Uniti), che mette in scena annualmente opere della letteratura teatrale antica, greca e romana. A sud dell'abitato, sulla collina Sant'Andrea, si avvistano i ruderi dell'antico Castello di Sant'Andrea, ciò che rimane del borgo medievale del XII secolo e tra i ruderi dell'antica chiesa di San Gregorio Magno e Sant'Andrea risulta ancora rintracciabile il tessuto cittadino. Dal castello attraverso la cresta collinare inoltrandosi verso ovest e girando verso nord ci si addentra nel borgo medievale di Marano incontrando Villa Grisostomi, la medievale Chiesa Santa Maria in Castello, il Palazzo Sforza, il Museo archeologico del territorio, la Chiesa dell'Annunziata, che ospita l'artistico presepe permanente di arte spagnola; si trova infine la Chiesa del Suffragio con la meravigliosa pala della "Deposizione". Merita una visita la Collegiata di San Basso per ammirare lo straordinario trittico di Vittore Crivelli e la volta interamente dipinta da Giuseppe Pauri negli anni trenta del Novecento. Scendendo si può ammirare la scenografica scalinata costruita dall'architetto Vespignani e si accede poi alla Piazza della Libertà con di fronte il Palazzo del Municipio, impreziosito da una splendida torretta dell'orologio progettata dal Sacconi.

    Ad agosto la Festa di San Basso anima il centro di Cupra Marittima. Nel periodo natalizio e durante la stagione estiva si può visitare, nella chiesa della SS. Annunziata, nel paese alto di Cupra, il bel Presepio poliscenico permanente "Paolo Fontana" di arte spagnola, composto da 19 scene dei momenti più salienti della vita di Gesù con personaggi ed alberazioni catalane.

  • Cupra Marittima Alta
    0735.776700
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Cupra Marittima Alta

    Cupra Alta, la medievale Marano, è l’antico e suggestivo borgo ancora circondato da mura con torri quadrate e poliedriche innalzate nel sec. XV da Francesco Sforza. Splendido è il panorama che si gode sul mare e sulla Riviera delle Palme.

    Tra le caratteristiche viuzze rallegrate dai balconi fioriti, superata Porta Maggiore o Marina, si incontrano le chiesette del Suffragio (sec.XVIII) e dell’Annunziata (in quest’ultima è ospitato un permanente Presepio Poliscenico di arte spagnola di Paolo Fontana), il Palazzo Brancadoro edificato dagli Sforza, fino a raggiungere la romanica Chiesa di Santa Maria in Castello (1330), di proprietà privata, nel cui interno sono conservati affreschi dei sec. XIV-XVI, attribuiti alla scuola di Gentile da Fabriano. Nei suoi pressi si trovano i resti della Rocca medievale. Nel Museo del Territorio sono conservati i numerosi reperti delle epoche picena, preistorica e romana.

  • Grottammare
    0735 631087
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Grottammare

    Grottammare, la perla dell’Adriatico, è una località turistica della Riviera delle Palme celebrata da più di tre secoli per la bellezza del paesaggio, per le suggestive atmosfere di pace e di serenità, per le ricche memorie storiche e culturali che preserva e custodisce gelosamente come uno scrigno. L’ospitalità, la cura minuziosa del suo patrimonio architettonico ed un modello di crescita che ha conciliato armoniosamente il progresso urbano e il rispetto coscienzioso della natura e del mare, hanno consentito a Grottammare di ricevere importanti riconoscimenti, tra i quali spiccano la Bandiera Blu d’Europa, le Tre vele nella Guida Blu di Legambiente edita dal Touring Club Italiano e il diploma di Borghi più Belli d’Italia per il Vecchio Incasato, sulla parte collinare.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    La spiaggia, che si estende per cinque chilometri, è costeggiata da uno splendido lungomare ricco di palme, aranci ed oleandri, gioie di colori e profumi.
    Pedalando serenamente lungo la pista ciclo-pedonale che attraversa tutta la marina del paese, possiamo percorrere lontani dal traffico il Lungomare sud (Bandiera Blu 2018), impreziosito da fontane decorate e da originalissime rotonde che si protendono sulla spiaggia, per arrivare sul nuovo Lungomare nord (Bandiera Blu 2018) che, recentemente riqualificato, offre una splendida balconata verde sul mare. Uno spazio di sfogo e di svago per i bambini è rappresentato dalla Pineta dei Bersaglieri, che sorge davanti alle prime concessioni, venendo da sud. Una vasta area verde per riposarsi all’ombra o scorrazzare tra i suoi pini. Per intensi momenti di riflessione e di riposo basta stendersi sulle panchine di piazza Kursaal, nella parte nord della città, cuore ideale della marina. La piazza, lastricata in travertino, ornata da una fontana a raso e da pinete e palme, si affaccia direttamente sulla spiaggia per confluire nel Viale Marino, splendido nel suo genere, dove le palme e la pavimentazione in porfido e in marmo di carrara fanno da ideale cornice alle ville liberty costruite agli inizi del Novecento. Il viale prosegue, poi, nella bellissima pista ciclo-pedonale che si snoda tra gli scogli e il mare e consente di raggiungere l’ultima spiaggia a nord, un tratto molto ampio, libero ed ancora incontaminato.

    COSA VISITARE
    Come altri insediamenti di origine medievale, la marina di Grottammare è dominata dal Vecchio Incasato aggrappato alla collina che negli ultimi anni è stato oggetto di un meticoloso restauro. Tra i vicoli lastricati e antiche mura calcinate dal sole sorgono preziosi monumenti come la Chiesa di S. Agostino e la Chiesa di S. Lucia quest’ultima costruita sulla casa che diede i natali al papa Sisto V
    In Piazza Peretti, il cuore segreto del borgo che si apre su uno splendido loggiato panoramico, è possibile ammirare, inoltre, il Teatro dell’Arancio e la Chiesa di San Giovanni Battista, sede del Museo Sistino.
    Dal 2004, il Torrione della Battaglia, una fortificazione che risale al XVI secolo, è sede di un museo che conserva una prestigiosa collezione di opere dello sculture grottammarese Pericle Fazzini, autore della celebre Resurrezione nella Sala Nervi in Vaticano. Dal 2013, infine, nel nuovo Museo Il Tarpato dedicato a Giacomo Pomili detto “Il Tarpato” il visitatore può conoscere l’ampia ispirazione dell’artista, attraverso cinque stanze tematiche, dedicate alle opere d’esordio, alle leggende dipinte, alle tele religiose, ai quadri raffiguranti sensuali figure femminili e paesaggi. 

    Per offrire a cittadini e turisti occasioni di intrattenimento e di crescita, Grottammare è animata in ogni momento dell’anno da un’intensa vita culturale. Nei mesi estivi è possibile passeggiare lungo Corso Mazzini, l’arteria principale della città, tra mercatini, artisti di strada e cantastorie oppure ascoltare musica in Piazza Fazzini o ancora divertirsi con il grande Cabaret al Parco delle Rimembranze. Chi ama, invece, le atmosfere più romantiche e la quiete, può riscoprire la musica classica e la poesia nell’affascinante scenario del borgo medievale. E poi il cinema, l’arte, il teatro e tante altre opportunità di divertimento che non si limitano al periodo estivo ma proseguono nei mesi invernali, alternati a momenti di ricerca culturali, di confronto e di dibattito sulla letteratura, sulla politica, sulla filosofia, sulla storia dell’arte, sulla musica d’autore e su tante altre discipline.
    Tra gli eventi più significativi che hanno luogo a Grottammare ricordiamo: 

    • Cabaret amoremio! - Festival Internazionale dell'Umorismo (agosto),
    • Festival Liszt (luglio/agosto),
    • Juttenizie - passeggiata enogastronomica (agosto/settembre),
    • Presepe vivente (26 dicembre/1 e 6 gennaio).

    Grottammare ha ottenuto il riconoscimento Spiga Verde, grazie alle politiche da anni rivolte alla sostenibilità ambientale e, in particolare, al coinvolgimento attivo della cittadinanza a iniziative di sensibilizzazione nei confronti del territorio.

    Grottammare insomma è il luogo ideale per tutti coloro che desiderano trascorrere un periodo di pace tra mare e natura, senza rinunciare alla pienezza artistica che può offrire un territorio ricco di storia e di cultura.

  • Grottammare alta
    0735.7391
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Grottammare alta

    Una piacevole passeggiata consente di raggiungere Grottammare alta, l’originario borgo medievale a picco sul mare, raccolto sul ciglio di un colle, con rustiche case e piccole vie, dove si espande il profumo degli aranceti. Lungo il cammino che vi conduce si trova la seicentesca villa del Cardinale Decio Azzolino, dove soggiornò Cristina di Svezia.
    A seguito dell’espugnazione della città nel 1525 da parte del pirata Dulcigno, il borgo fu fortificato con mura, porte e un Torrione detto della battaglia. Attualmente esso ospita molte delle opere del nativo scultore del vento, uno dei più grandi artisti del Novecento, Pericle Fazzini. Nella Chiesa di Sant’Agostino del XVI secolo è conservata una Madonna della Misericordia di Vincenzo Pagani (1577). Nella vicina Piazzetta Peretti si gode di una vista eccezionale dal portico balconato dell’edificio che ospita lo storico Teatro dell’Arancio, nei cui pressi sorge la Torre dell’Orologio. Merita una visita la nobile Chiesa di Santa Lucia (1597) fatta erigere da Camilla Peretti in memoria del fratello Sisto V Felice Peretti divenuto papa. Al medesimo è dedicato il Museo Sistino allestito nella Chiesa di San Giovanni Battista. Nella collina che domina il borgo si trovano i resti di una Rocca eretta nei secoli IX-X.